
Grazie alla Legge di bilancio 2020, Iper e Super ammortamento sono stati convertiti in Credito d’Imposta, del quale possono usufruire le aziende che investono in nuovi beni strumentali.
Per le imprese che vogliono accedere al Piano nazionale Industria 4.0, la possibilità di sfruttare il credito d’imposta, è legata a nuovi investimenti in ambito tecnologico.
Necessaria per accedere a questo piano è la perizia tecnica fatta da un ingegnere o perito tecnico industriale, regolarmente iscritto all’albo. Questa perizia è obbligatoria per gli acquisti di valore superiore a 300.000 euro, anche se molto spesso viene redatta anche per le aziende che fanno investimenti inferiori; il motivo è dovuto al fatto che il documento stilato dal professionista ha valore legale e solleva l’imprenditore da qualsiasi responsabilità e possibili problematiche future (a differenza dell’autocertificazione).
Per essere certi di acquistare un bene (macchine C/N, PLC, linee di produzione, ecc…) che rientra nelle specifiche previste dal Piano nazionale Industria 4.0, è fondamentale che la perizia venga fatta da un professionista, in modo che non ci siano errori o dimenticanze che possono essere causa di problemi in fase di verifica.
Il perito farà una relazione approfondita che deve contenere una serie di informazioni, tra cui:
-il bene in questione deve essere dotato di caratteristiche tecniche tali “da includerlo negli elenchi di cui all’allegato A o all’allegato B annessi alla presente legge ed è interconnesso al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura”;
-descrizione delle componenti tecniche del bene;
-costo del bene;
-software utilizzati;
-schemi elettrici;
-altre specifiche del macchinario (ecc…);
-a seguito di un’analisi tecnica si deve dichiarare che il bene in è effettivamente “interconnesso”.
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