
Dopo aver parlato dell’affidabilità come KPI legata al WMS, il secondo indice di performance che andremo a trattare è l’OTTIMIZZAZIONE.
Il WMS magazzino, permette di ottimizzare gli spazi, stoccando più materiale nello stesso spazio disponibile.
Ottimizzare lo spazio di un magazzino però non significa soltanto migliorare la disposizione della merce, bisogna ragionare anche in termini di movimento (le operazioni di stock e picking) e di tempo (alcuni prodotti girano con più frequenza rispetto ad altri).
È proprio sulla velocità del picking e sulla correttezza della rotazione della merce, in base a parametri come LIFO (last in first out) e FIFO (first in first out), che si può misurare il grado di ottimizzazione di un magazzino.
Il WMS aiuta migliorare una KPI come l’ottimizzazione perché permette di sfruttare al massimo il magazzino: ragionando in termini non solo di spazio, ma anche di tempo e consente di rendere reperibile tutto quello di cui si ha bisogno in pochi secondi.
Un aspetto da non sottovalutare è anche il fatto che finalmente non si dipende più dalle conoscenze e dalla memoria di una sola persona (il responsabile di magazzino per esempio). Infatti l’ubicazione delle merci e la priorità di prelievo saranno definite dal software e a disposizione di tutti gli addetti; in questo modo anche la reperibilità della merce e la loro rotazione saranno ottimizzate.